L'approssimarsi del 29 marzo 2019 – data in cui, com'è noto, la decisione del Regno Unito di recedere dall'Unione europea (c.d. Brexit) diventerà operativa – sollecita le imprese italiane che effettuano scambi commerciali con, o attraverso, il Regno Unito a valutare le questioni che deriveranno dalla imminente trasformazione del Regno Unito in un Paese extraUE ai fini doganali e commerciali.
Come da ultimo evidenziato anche dai documenti diffusi dalla Commissione europea (DG TAXUD, Fiscalità e Unione doganale) e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, tale trasformazione determinerà un impatto significativo sull'operatività delle imprese in diversi settori produttivi, riguardo tra l'altro:
- l'applicazione di dazi doganali, dell'IVA all'importazione e delle accise per le merci che entrano nell'UE dal Regno Unito;
- la verifica della permanenza dell'origine UE delle merci nell'ambito dei regimi preferenziali concordati tra l'Unione europea e Paesi terzi, dal momento che le merci originarie del Regno Unito incorporate in merci esportate dall'Unione verso Paesi terzi accordatari non costituiranno più "contenuto di origine UE";
- l'applicazione di formalità doganali (tra cui, ad es., la presentazione di dichiarazioni doganali e la prestazione di garanzie per i debiti doganali potenziali o esistenti) e controlli previsti da diverse discipline (doganale, sanitaria, fitosanitaria, veterinaria, etc.);
- la possibilità per la UE di applicare ad alcune tipologie di merci divieti o restrizioni (ad es., licenze di importazione o di esportazione, licenze e autorizzazioni per l'esportazione di prodotti c.d. a duplice uso, etc.);
- l'inefficacia nell'UE di licenze e autorizzazioni (ad es. per il riconoscimento dello status di AEO, per l'applicazione di semplificazioni o regimi doganali) rilasciate dal Regno Unito;
- la modifica delle norme che regolano la dichiarazione e il pagamento dell'IVA per alcune operazioni (come, ad esempio, i servizi prestati tramite mezzi elettronici) e di quelle che disciplinano i rimborsi IVA transfrontalieri.
Al fine di favorire l'esame congiunto delle principali questioni e soluzioni operative, in tema di Brexit, in una prospettiva di customs and trade compliance, l'Assonime ha promosso martedì 5 marzo u.s. una riunione tecnica con le imprese.
Al presente link sono disponibili i materiali della riunione.