Il Partenariato Pubblico-Privato (PPP), punto d'incontro alternativo ad un appalto tra un'amministrazione pubblica e un soggetto privato, può rappresentare un utile strumento per perseguire obiettivi di rilancio dell' economia italiana, ma ancora stenta a decollare. Per favorire una maggiore conoscenza ed utilizzo di una procedura di cui la recente riforma del codice degli appalti ha ampliato il raggio d'azione Assonime assieme alla Luiss ha organizzato a Roma un seminario che si è svolto nelle sale della stessa Università.
Soprattutto in periodi caratterizzati da una notevole contrazione delle risorse economiche e da un elevato indebitamento pubblico - segnala un position papers pubblicato sul tema dall'Associazione per le società per azioni - il PPP consente di finanziare progetti di pubblica utilità con il concorso di privati senza dover gravare sulla finanza pubblica. Perché ciò avvenga tuttavia è necessario poter contare su elevati standard di efficienza della pubblica amministrazione, dirimere alcune incertezze normative in merito, tra l'altro, al diritto alla prelazione che può essere fatto valere dal promotore privato del progetto. E sviluppare schemi contrattuali innovativi e più flessibili rispetto ai tradizionali modelli di collaborazione con il privato. Forme di PPP sono in continua evoluzione e - sottolinea Assonime - occorre guardare anche alle esperienze di paesi, come gli Stati Uniti, dove forme di partenariato come le innovation challanges sono largamente utilizzate in settori strategici come lo spazio e la difesa.
La registrazione completa dell'evento è disponibile sul canale Youtube di Assonime
Leggi il Comunicato Stampa