Assonime pubblica l'articolo che il Direttore Generale Stefano Micossi ha scritto per il sito InPiù.
La presidenza tedesca Ue dovrebbe prendere in mano la trattativa
Che cosa succede a Londra? Siamo a metà novembre e il negoziato su Brexit sembrava entrato in una zona d'ombra nella politica inglese. Poi la "rivolta delle femmine" a Downing Street ha impedito la nomina di Lee Cain, già direttore della comunicazione, a capo di gabinetto del primo ministro. Cain si è dimesso e per poco non se ne sono andati anche Frost e Lewis, i negoziatori di Brexit. E' passato solo un giorno e si è dimesso anche il fido Cummings, il vero primo ministro del governo Johnson. E' fin troppo chiaro che la ragione del contendere è la nuova offerta negoziale che Johnson si preparava a presentare ai negoziatori della Commissione europea.
La confusione non aiuta: anche in Europa si manifestano voci sfavorevoli a ogni concessione. La crisi ruota apparentemente intorno ai diritti di pesca, una minuzia ma altamente simbolica in Francia e nel Regno Unito. Ma la vera posta in palio è la scelta tra accordo o uscita senza accordo. Speriamo che la presidenza tedesca riesca e tenere le cose con mano ferma. Una Brexit senza accordo sarebbe un disastro per tutti; sta succedendo un po' per caso.