Assonime pubblica l'articolo che il Direttore Generale Stefano Micossi ha scritto per il sito InPiù.
Se spenderemo in deficit il peso ricadrà sui nostri figli
I provvedimenti annunciati dal governo per sostenere l'economia sono ragionevoli: si vuol sostenere la domanda con misure che allevino la stretta di liquidità e i costi aziendali e sostengano l'occupazione e i redditi più bassi in una fase in cui cadono a picco insieme la domanda e l'offerta. Il prof. Mario Monti ha proposto di emettere titoli speciali per aiutare lo Stato a sostenerne i costi: è una buona idea se davvero può dare il segno di un impegno diretto degli italiani a pagare il conto degli interventi di emergenza. Ma allora si dovrebbe trattare non di titoli a breve, ma di titoli irredimibili con rendimento trascurabile o nullo.
Il vasto consenso che si manifesta a sfondare i vincoli europei di bilancio purtroppo va nella direzione opposta: quella di spendere senza pagare, lasciando gli oneri a carico dei nostri figli, già gravati da un peso insopportabile. L'esperienza della crisi del 2008-09 e poi del debito pubblico nell'eurozona nel 2010-12 dice che il freno alle spese senza copertura purtroppo lo metteranno i mercati; in effetti lo spread dei nostri Btp rispetto al Bund tedesco è già schizzato ben sopra i 200 punti base.