La Commissione europea ha avviato due consultazioni pubbliche su possibili sviluppi del quadro giuridico in materia di tutela della concorrenza nell'Unione.
La prima consultazione riguarda la proposta di introdurre un nuovo strumento normativo (New Competition Tool), basato sull'articolo 103 TFUE in combinazione con l'articolo 114 TFUE, che dovrebbe essere volto a colmare le lacune delle attuali regole europee a tutela della concorrenza e a consentire un intervento tempestivo ed efficace nei confronti dei problemi strutturali di concorrenza che caratterizzano alcuni mercati, specialmente nel contesto digitale.
Nella valutazione d'impatto iniziale (Inception Impact Assessment), pubblicata all'inizio di giugno, la Commissione rileva che la crescente concentrazione dei mercati può consentire alle imprese il monitoraggio dei comportamenti dei concorrenti e ridurre la pressione concorrenziale attraverso forme di collusione tacita. La possibilità di utilizzo degli algoritmi, aumentando la trasparenza, può comportare questi rischi anche in mercati meno concentrati.
Il documento identifica due tipologie di problemi strutturali, che hanno un impatto negativo sulla concorrenza e possono produrre inefficienze in termini di aumento dei prezzi, diminuzione della qualità, riduzione della scelta e dell'innovazione:
- i rischi strutturali per la concorrenza, legati a situazioni in cui determinate caratteristiche dei mercati (ad esempio, gli effetti di rete e di scala, l'indisponibilità di multi-homing e gli effetti di lock-in) e la condotta delle imprese che vi operano creano una minaccia per la concorrenza;
la carenza strutturale di concorrenza (fallimento strutturale del mercato) che si riscontra in presenza di determinate caratteristiche sistemiche del mercato, quali l'elevata concentrazione e la presenza di barriere all'entrata, il lock-in dei consumatori, la mancanza di accesso ai dati o l'accumulo di dati, oppure nelle strutture di mercato oligopolistiche in cui aumenta il rischio di collusione tacita, compresi i mercati in cui soluzioni tecnologiche basate su algoritmi determinano una maggiore trasparenza.
La Commissione delinea quattro opzioni per l'eventuale New Competition Tool:
- uno strumento di portata orizzontale basato sulla nozione di dominanza, che consentirebbe di affrontare le preoccupazioni concorrenziali derivanti dalla condotta unilaterale delle imprese dominanti senza la necessità di accertare previamente una violazione dell'articolo 102 TFUE;
- uno strumento basato sulla nozione di dominanza, ma con portata limitata ai settori in cui emergono con più evidenza problemi strutturali di concorrenza;
- uno strumento basato sulla struttura del mercato – e quindi non limitato alle sole imprese in posizione dominante – e avente portata orizzontale;
- uno strumento basato sulla struttura del mercato ma con portata limitata ai settori in cui emergono con più evidenza problemi strutturali di concorrenza.
Nessuna delle quattro opzioni prevederebbe come esito l'accertamento di una infrazione o l'imposizione di sanzioni, e nessuna quindi darebbe origine ad azioni risarcitorie. Lo strumento conferirebbe alla Commissione il potere di imporre alle imprese determinati obblighi, comportamentali o strutturali.
La consultazione, che si chiuderà l'8 settembre 2020, si basa su un questionario che gli interessati sono invitati a compilare online sul portale Better Regulation (https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12416-New-competition-tool/public-consultation).
A valle della consultazione la Commissione presenterà, nell'ultimo trimestre del 2020, la Valutazione d'impatto definitiva.
La seconda consultazione avviata dalla Commissione europea riguarda la revisione della Comunicazione sulla definizione di mercato rilevante ai fini del diritto della concorrenza. La Comunicazione, adottata nel 1997 (97/C 372/03), fornisce indicazioni sul modo in cui la Commissione applica la nozione di mercato rilevante, geografico e del prodotto, sia nell'applicazione degli articoli 101 e 102 TFUE sia nel controllo delle concentrazioni, aumentando la trasparenza della politica e dei processi decisionali in materia di concorrenza.
Attraverso la consultazione pubblica la Commissione intende acquisire elementi di valutazione sul funzionamento della Comunicazione, per verificarne l'adeguatezza alla luce della successiva evoluzione del quadro giuridico, dell'esperienza applicativa e dei chiarimenti offerti dalla giurisprudenza della Corte di giustizia. Come indicato dalla "Evaluation roadmap" pubblicata dalla Commissione, la valutazione prenderà in considerazione cinque criteri: efficacia, efficienza, rilevanza, coerenza e valore aggiunto a livello europeo.
Anche in questo caso la consultazione, che è iniziata il 26 giugno e si chiuderà il 9 ottobre 2020, si basa su un questionario che gli interessati sono invitati a compilare online sul portale Better Regulation (https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12325-Evaluation-of-the-Commission-Notice-on-market-definition-in-EU-competition-law).