Con la circolare n. 13/2021, del 16 marzo 2021, l'Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) ha fornito alcune importanti indicazioni agli operatori in merito alle nuove procedure di rilascio dei certificati di origine preferenziale per le operazioni doganali di esportazione delle merci dall'Italia verso la Confederazione Svizzera. Tale innovazione si inserisce nell'ambito del progetto di ADM di pervenire, nel lungo periodo, alla completa digitalizzazione del processo di richiesta e rilascio dei certificati di origine (v. le anticipazioni riportate, al riguardo, nella circolare ADM n. 2 del 2021, del 15 gennaio 2021, concernente la digitalizzazione del processo di richiesta dei certificati EUR1, EURMED e A.TR).
È utile ricordare preliminarmente che, al fine di limitare la diffusione del Covid-19, la Commissione europea (Directorate General Taxation and Customs Union, Taxud) aveva invitato gli Stati Membri ed i Paesi aderenti alla Convenzione regionale sulle norme di origine preferenziali paneuromediterranee (Convenzione PEM) ad accettare certificati di origine preferenziale "sotto forma di copia, rilasciati su carta o elettronicamente" (in questi termini, cfr.: Information note n. 1 del 31 marzo 2020).
A seguito dell'impulso fornito dalla Commissione, l'ADM – per garantire la sicurezza e la rapidità negli scambi commerciali con i Paesi aderenti alla Convenzione PEM – ha sviluppato un progetto, con particolare riferimento alle esportazioni verso la Confederazione svizzera, per la completa digitalizzazione del processo di richiesta e di rilascio dei certificati di origine preferenziale, nonché per il controllo della validità dei medesimi attraverso la consultazione del database dell'Agenzia, da parte dell'Autorità doganale svizzera.
Tale progetto è stato denominato "EUR1 Full Digital" ed è iniziato in via sperimentale il 1° marzo 2021. Con la circolare n. 13/2021, l'ADM ha reso noto che, per effetto dei risultati positivi ottenuti in fase di sperimentazione, la procedura "EUR1 Full Digital" sarà applicabile, dal 15 marzo 2021 fino al 28 febbraio 2022, a tutte le operazioni doganali di esportazione dall'Italia verso la Confederazione svizzera.
Gli aspetti tecnico-operativi di tale procedura sono consultabili sul sito dell'Agenzia nella Sezione Servizi Digitali/Consultazione Certificati.
L'Agenzia precisa, inoltre, che, trattandosi di una procedura di tipo sperimentale – applicabile, quindi, su base facoltativa – l'operatore economico può continuare ad utilizzare i modelli cartacei già in uso per richiedere il rilascio del certificato di origine.
Come evidenziato nella citata circolare n. 13 del 2021, le maggiori innovazioni che contraddistinguono il certificato di origine digitale da quello cartaceo attualmente in uso sono le seguenti:
- il numero progressivo del certificato cartaceo è sostituito da un codice alfanumerico che segue la seguente sintassi: AD+MRN;
- il certificato è munito di un codice univoco QR e di un link che consentono la sua identificazione univoca e la sua consultazione mediante il collegamento ad una banca dati appositamente istituita presso i sistemi centrali AD;
- nella casella 11 del Modello EUR1 digitale, il timbro ad umido della Dogana emittente e la firma del funzionario che procede al rilascio sono sostituiti da un timbro digitale AD e dalla riproduzione della firma del Responsabile della Direzione Centrale Organizzazione e Digital Transformation;
- nella casella 12 del Modello EUR1 digitale, la firma dell'operatore o di chi lo rappresenta è sostituita dalla firma digitale di colui che procede alla sottoscrizione digitale della dichiarazione doganale cui il documento è collegato.
È utile aggiungere, inoltre, che, per quanto attiene alla procedura di digitalizzazione del processo di richiesta dei certificati di origine EUR1, EURMED e A.TR. per gli scambi commerciali con Stati diversi dalla Confederazione Svizzera, l'Agenzia conferma le indicazioni contenute nella circolare n. 2 del 2021; risulta anche confermata, infine, la possibilità di avvalersi, fino al 30 aprile 2021, della procedura di "previdimazione" dei certificati EUR1 (in News Legislativa Assonime del 30 ottobre 2020), così come già stabilito dalla circolare ADM n. 2 del 2021.