NOTE E STUDI E APPROFONDIMENTI

A cura di:

  • 06/09/2023

    ​Con questo Note e Studi sono illustrati i contenuti della proposta di Regolamento in tema di materie prime critiche (Critical Raw Materials Act, CRMA), che si inserisce nell’ambito di una più ampia strategia della Commissione europea volta a garantire l’accesso dell’Unione alle materie prime necessarie per la realizzazione della duplice transizione, energetica e digitale, nonché per un’ampia gamma di settori produttivi ritenuti strategici per l’economia e la sicurezza dell’UE (energie rinnovabili, mobilità elettrica, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, aerospazio e difesa).

    Sul piano dei contenuti, il CRMA si propone di rafforzare le diverse fasi della catena di approvvigionamento, stabilendo che il consumo di materie prime critiche debba essere garantito sviluppando le capacità di estrazione delle proprie risorse geologiche (minerali, metalli e concentrati), nonché le capacità di trasformazione, raffinazione e riciclo; inoltre, il CRMA si propone di diversificare gli approvvigionamenti in modo tale da attenuare il rischio di eccessiva dipendenza dell’Unione dalle importazioni provenienti da un numero limitato di Paesi terzi.
    La proposta di CRMA e l’articolata strategia dell’Unione europea intervengono in una fase caratterizzata da crescenti tensioni geopolitiche globali (c.d. “guerra delle materie prime”, “weaponization”). Nel contesto internazionale si stanno anche intensificando le iniziative per rafforzare le catene di approvvigionamento a livello globale fra paesi likeminded: ne è un esempio, tra gli altri, il recente avvio dei negoziati per la definizione di un accordo bilaterale sui minerali critici tra Stati Uniti e Unione europea, che preveda la possibilità di prendere in considerazione i minerali critici estratti o lavorati nell’UE ai fini dei conteggi necessari per l’accesso al sistema di incentivi stabilito nell’ambito dell’Inflation Reduction Act (IRA) statunitense.
    Come già evidenziato nel Quaderno Assonime dedicato alle prospettive della politica industriale europea, la proposta di CRMA costituisce un tassello di notevole rilevanza nel mosaico delle misure di politica industriale recentemente predisposte dalla Commissione: a tale riguardo, occorrerà verificare la coerenza tra gli obiettivi del CRMA e il c.d. Regolamento Tassonomia (Reg. UE n. 2020/852), mentre sarà interessante verificare anche gli effetti della coesistenza tra il CRMA e il CBAM (Reg. UE n. 2023/956).
    In ambito nazionale, particolarmente tempestiva e opportuna risulta l’iniziativa del Governo italiano di istituire un Tavolo Tecnico permanente per elaborare la strategia sulle materie prime critiche in ambito nazionale: tale iniziativa può consentire, tra l’altro, di monitorare la consistenza attuale ed effettiva delle risorse geologiche del nostro Paese, al fine di sviluppare eventuali progetti estrattivi, individuando i molti interventi normativi che si rendono necessari per rendere più agevole l’attività estrattiva, nonché di predisporre possibili iniziative e investimenti per sostenere la circolarità, le attività di riciclo e favorire la sostenibilità degli approvvigionamenti delle materie prime critiche in Italia.

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